
Finalmente dopo varie "peripezie" è arrivato ad Arezzo Fiorello con il suo spettacolo, VOLEVO FARE IL BALLERINO, e noi, naturalmente, c'eravamo!Il palco ricordava un pò il compianto Arezzo Wave...la scenografia, molto particolare, comprendeva otto schermi giganti indipendenti dai quali si potevano ammirare coreografie studiatissime, quattordici musicisti in scena, infine lui, lo Show Man per eccellenza.Stadio con circa 4000 persone.L’esordio è stato davvero esilarante, Fiorello coinvolge la platea cogliendo di sorpresa il pubblico, tra questi Ciccio Graziani, "criticato" per la sua abbronzatura e per il suo naso. Mai banale e spesso animalescamente geniale, sa catturare l’attenzione con autentico trasporto.E’ il gioco con il pubblico e con i cantanti del gruppo ad entusiasmare di più, insieme alle parti narrative, nelle quali Fiorello racconta passaggi della propria vita siciliana.Anche le classiche imitazioni sono fatte con originale eleganza e senza lasciare spazio al già visto.Buffissimo con la parrucca intento a imitare Raffella Carrà, bravissimo nel prendere in giro il ballerino Joaquin Cortez.Alla fine dello spettacolo "Lassie torna a casa" e ci propone di cantare una canzone quasi come ai vecchi tempi del Karaoke, noi intoniamo "Il mio canto libero" di Lucio Battisti.
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