
La lunga trasferta della Formula Uno nel Nord America, prima Montreal poi Indianapolis, ci consegna un gioiello di nome Lewis Hamilton. Il debuttante inglese, al volante della Mclaren, ha stravinto i due Gran Premi nordamericani balzando al comando della classifica piloti con 10 punti di vantaggio sul compagno di squadra Alonso. Lo spagnolo campione del mondo si è lamentato più volte del trattamento di favore, a suo dire, riservato al giovane Hamilton visto la sua nazionalità, inglese come il team Mclaren. La verità è che nessuno si aspettava, tra cui lo stesso Alonso, un avvio così scintillante del nuovo Tiger Woods delle quattroruote, sempre sul podio nei primi 7 gran premi

stagionali. Alla gioia Mclaren fa da contraltare la delusione Ferrari, la macchina a nostro avviso è buona ma quella che fa la differenza sono i piloti. E’ inutile nasconderci dietro ad un dito sia Hamilton che Alonso hanno molto più talento del duo Raikkonen-Massa. Un consiglio per il prossimo campionato è quello di cercare di ingaggiare Alonso, già stufo della convivenza con l’inglesino, in coppia con Fisichella o Trulli, o magari scovare un giovane pilota italiano da contrapporre al black power di Hamilton.
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