mercoledì 18 aprile 2007

PIERO DELLA FRANCESCA E LE CORTI ITALIANE


Il 31 di Marzo è iniziata ad Arezzo, presso il Museo di Arte Medioevale e Moderna, una mostra dedicata a Piero della Francesca, che durerà fino al 22 di Luglio. E' una rassegna che coinvolge anche due comuni della Val Tiberina (Sansepolcro e Monterchi). I capolavori di Piero della Francesca che si potevano spostare ci sono tutti, dalla Madonna di Senigaglia a quella della Fondazione Cini, dalla Madonna col bambino (considerata perduta per 50 anni) al dittico degli Uffizi che per la prima volta lascia il museo fiorentino.Si tratta di ”una mostra insolita” che riesce a mettere insieme tre aspetti fondamentali del pittore quattrocentesco: il legame con il territorio, la presenza nelle corti italiane e la passione matematica e geometrica tradotta magistralmente nelle invenzioni prospettiche dei suoi dipinti. Il nucleo della mostra che espone circa 90 opere (sei di Piero affiancate da tavole di Veneziano, Lippi, Jacopo Bellini, ecc.) si incentra dunque nella patria di Piero per aprirsi a 360 gradi come una rosa dei venti verso Ferrara, Rimini, Perugia, Firenze, Ancona, Roma, dove il pittore portò la sua arte rivoluzionaria.Piero Della Francesca e’ l’ artefice dell’unita’ pittorica italiana” in quanto nel suo girovagare da una corte all’altra riuscì ad armonizzare le tendenze dell’arte fiorite tra il nord e Firenze. Ma è inevitabile che i colori e i ritmi delle terre di Arezzo che rivivono nelle opere del maestro possono essere pienamente comprese solo visitando i luoghi da cui hanno avuto origine.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarebbe interessante poter analizzare i singoli dipinti della mostra, che dici Amour?

Anonimo ha detto...

Ora va meglio!
Bravo Sla!

Anonimo ha detto...

bravi, finalmente un servizio su "Piero" , per la prima volta una iniziativa che ha veramento coinvolto la città , ma soprattutto ha richiamato grandi folle e vero turismo, mai visto ad Arezzo .