
Trecentosessanta secondi di gioco e tre mete azzurre, frutto di altrettanti clamorosi errori scozzesi. La prima, dopo appena 19 secondi, porta la firma di Mauro Bergamasco. Stavolta la frittata è cucinata da Cusiter: Scanavacca ringrazia, intercetta e se ne va solo in mezzo ai pali dopo una volata di una trentina di metri. Al 6’ Cusiter, ancora lui, sbaglia clamorosamente un facile appoggio e il beneficiario, ora, è Robertson. La sgroppata in solitario è di quaranta metri, la meta tricolore la terza. In un amen. Il bello è che vengono tutte trasformate da Scanavacca e quindi il tabellone, appunto dopo 6’, recita 0-21. Da lì in poi un solo copione: Scozia in attacco, Italia in difesa. Ma quella azzurra è una difesa coi fiocchi. Placca, placca e lascia passare quasi nulla. I giganti di Berbizier non sono certo andati in Scozia per farsi recuperare e rinvigoriti da nuove energie riescono a conservare il vantaggio ottenuto in precedenza. Trionfo per l'Italia e trionfo personale per Troncon autore di una meta nel finale e premiato come miglior giocatore del team azzurro.
2 commenti:
Purtroppo gli italiani si ricordano degli sport "minori" rispetto al calcio solo quando ci sono queste belle vittorie all'estero che riempono tutti d'orgoglio patriottico.
Il rugby invece dovrebbe essere di esempio per giocatori e pubblico del calcio per la sportività che avvolge tutti e per il rispetto che ognuno dovrebbe sempre avere nei confronti degli "avversari": si gioca per vincere ma alla fine ci si stringe la mano in maniera sincera e si pensa al terzo tempo a tavola.
Concordo in pieno sul giudizio negativo sul mondo del calcio e quello positivo sul rugby.
Basta pensare alle numerose simulazioni dei calciatori rispetto alle botte che prendono i colossi del rugby.
L'unico giocatore di calcio che incarna perfettamente lo spirito del rugby è il mitico Rino Gattuso.
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